Ciao Scheletrine e Scheletrini! Finalmente, dopo tanto tempo, sono riuscita ad esplorare un luogo da tempo nella mia whishlist urbex: Ville Sbertoli.
Ville Sbertoli è un complesso di 25 edifici chiamati appunto ville (sicuramente più elegante e dolce del termine padiglioni) fondato nel 1868 dal Dottor Agostino Sbertoli, che ha voluto dedicare questo luogo alla cura di un figlio con patologie mentali.
Così la loro lussuosa villa settecentesca diventò l’ospedale del povero malcapitato dove lui non si sentì mai un estraneo.
Il Dottor Sbertoli era fortemente contrario all’uso della forza per curare i malati mentali: preferiva infatti la terapia morale, che consisteva nell’assegnare loro piccoli lavori per farli sentire utili.
Con gli anni il numero dei pazienti cresceva così tanto che sono stati costruire altri 25 edifici.
I pazienti erano suddivisi in base alle seguenti categorie:
– Sesso;
– Ceto Sociale;
– Malattia e gravità: epilessia, alcolismo, depressione, follia, ninfomania, ipocondria.
Questa struttura garantiva una certa riservatezza nei confronti dei pazienti appartenenti alle famiglie benestanti.
Sebbene venisse sostenuta fortemente la terapia morale, l’elettroshock era largamente praticato, ne è testimone il macchinario ancora presente all’interno di Villa Tanzi, il complesso principale che si affaccia sulla città.
Nel salone principale era inoltre presente un antico pianoforte, ora buttato fuori da un gruppo di vandali e nascosto tra le alte siepi del giardino.
Con la chiusura dei manicomi, Ville Sbertoli, prima di essere totalmente abbandonata, è diventata una scuola per infermieri.
Se volete vedere le foto di Ville Sbertoli cliccate qui
Ville Sbertoli è sorvegliata da un custode e l’accesso non è immediato. Prestare attenzione ad alcuni punti della struttura.
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