VILLA TITANIC ABBANDONATA

Ciao Scheletrine e Scheletrini! Oggi affondiamo nella schifezza di Villa Titanic abbandonata, nonché una delle case più marce e sporche che abbia mai esplorato, tanto da essere voluta uscire da lì quanto prima.

Solo a pensare a quella villa lievemente nascosta dalla vegetazione, ma ben visibile per strada, mi vengono in mente sia il terribile fetore di cimici schiacciate, sia lo scheletro mummificato di un gatto trovato all’interno di un cassetto buttato per aria dai ladri.

Villa Titanic abbandonata non ha un solo angolo bello, ma mi ha trasmesso solo disgusto, ansia e sensazione di accumulo.

Era abitata da una tradizionale famiglia degli anni Novanta: ho potuto intuirlo da diverse foto e oggetti che rimandano a quel decennio, basti pensare degli stivali alla caviglia tipo cowboy, il camper delle Micro Machines e l’immagine di un ragazzo a naja ancora appesa a una parete.

Un mega barattolo di Nutella ammuffito

Nella medesima camera in cui ho trovato il povero gatto mummificato era presente un mega barattolo di Nutella ancora pieno e, da brava curiosa e ricercatrice di cancheri quale sono, l’ho aperto per vedere se fosse ancora buono.

Tutto sommato lo era, perché c’era solo un leggero strato di muffa, ma di sicuro non l’ho assaggiato.

Perché si chiama Villa Titanic?

Qualche esploratore ha deciso di chiamarla così perché sul tavolo di un’ala dell’abitazione è presente la brutta copia del modellino del Titanic.

Esso non è altro che uno di quei souvenir venduti a pochi spicci nelle bancarelle al mare; più che Titanic direi bagnarola capace di farmi optare per dirigermi verso acque più tranquille.

Accanto ho anche notato un registro di commiato funebre; probabilmente lo zio che i parenti salutavano con affetto era il padrone della casa abbandonata.