Ciao Scheletrine e Scheletrini! In questa esplorazione vi porto in un luogo che ho già esplorato, ossia l’Ospedale dei Silenzi.
L’Ospedale dei Silenzi è l’esempio lampante di come un luogo abbandonato può cambiare e peggiorare repentinamente nel giro di pochi mesi, come se volesse cadere nell’oblio nel silenzio più totale.
Per girare questo video mi sono recata sul posto più volte e in tempi diversi, così da poter documentare al meglio prima e dopo. Il cambiamento più brutto che mi ha fatto rimanere più male è stata la completa distruzione dell’altare della chiesa dell’ospedale, opera di qualcuno che non aveva alternative per sfogare la propria frustrazione oppure da qualche urbex che desiderava avere l’esclusiva sulle foto. Fortunatamente sono riuscita a fotografare la chiesa e l’altare nella sua totale integrità.
Dal video si può notare che l’operazione è stata eseguita con appositi strumenti portati molto probabilmente dall’esterno.
Per evitare lavate di capo preferisco non rivelare particolari sull’Ospedale dei Silenzi, anche perché diversi urbex sono stati fermati dalle forze dell’ordine.
Posso solo dire che è la parte di un ospedale abbandonata di recente (ho trovato un calendario risalente al 2015), mentre l’altra è tuttora attiva e funzionante.
Questo inverno ho potuto constatare personalmente che l’Ospedale dei Silenzi è diventato rifugio per persone senza fissa dimora che cercavano rifugio dal pungente freddo: durante la mia esplorazione con il mio amico Pietro è uscito da una stanza vuota tenendo in mano una luce rossa e una spranga, inutile dire che ce la siamo data a gambe.
I sotterranei, luoghi decisamente meno accoglienti e buio, sono ormai diventati un deposito per macchinari e materiale di varia natura non più utilizzato.
Le ragioni che hanno spinto all’abbandono dell’ospedale e della chiesa sono ancora oscure.
Se volete vedere le foto cliccate qui
Anche se siete uomi corpulenti, non esplorate MAI l’ Ospedale dei Silenzi senza compagnia per questi motivi:
L’accesso è davvero molto semplice perché vi sono diverse porte aperte, basta non farsi vedere e il gioco è fatto. Vi consiglio di entrare dalla parte del parco e non dalla parte attiva dell’ospedale per ovvi motivi.
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