Ciao Scheletrine e Scheletrini! In questa esplorazione vi porto all’albergo dimenticato, perché, data la sua posizione nascosta, pare che voglia cadere nell’oblio più totale.
Trovare questo albergo dimenticato da Dio è stata un’impresa alquanto ardua, in quanto sito in una zona molto isolata e caratterizzata da strade impervie.
Devo ammettere di essermi persa un paio di volte e di aver faticato a trovare la strada per raggiungerlo, ma una volta tagliati diversi rovi ed entrata i miei sforzi sono stati ripagati alla grande.
L’albergo perduto, oltre ad essere una struttura ricettiva (io e Lexy l’abbiamo capito dalle numerose ricevute sparse sul bancone della reception), era secondo noi una colonia per bimbi gestita dalla suore, visto che al secondo piano abbiamo trovato sia la foto di una religiosa, sia diverse immagini di bimbi felici in costume da bagno.
Il luogo è diviso in tre piani differenti e quello che ci ha messo più agitazione è stato l’ultimo, in quanto chiuso da una porta stile inferriate, come se si volesse nascondere o dimenticare chissà cosa.
A parte qualche nome, non abbiamo trovato davvero niente in grado di raccontare la storia.
Secondo noi ci sono delle presenze all’interno, ci siamo sentite osservate non proprio tranquille, tanto che non vedevamo l’ora di uscire da lì.
Il posto ha anche un’ampia piscina e un bel giardino; devo anche ammettere che al primo sguardo non pare nemmeno abbandonato, ma ci si rende conto quando si vede il portone aperto.
Se volete vedere le foto cliccate qui.
A parte la strada impervia, entrare all’interno della struttura è molto facile, in quanto la porta è aperta. Di questo luogo preferisco non dare le coordinate.
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