Ciao Scheletrine e Scheletrini! In questa esplorazione vi porto alla Cava Bonetti-Donà a Montegrotto Terme, un’esplorazione che feci diversi anni fa, ma mi sembrava carino riproporvela.
Questo luogo abbandonato era una cava di trachite, materiale molto apprezzato per la sua bellezza, lavorabilità e impermeabilità; veniva estratto dalle montagne antistanti ma col passare del tempo gli ex imprenditori Bonetti e hanno dovuto risarcire per danni ambientali il comune di Montegrotto.
Da quando lo stabilimento ha chiuso, è stato occupato da malviventi, tanto che nel 2013 ci fu una retata per arrestare più di 10 persone; esplorando la struttura sono infatti ancora evidenti le prove di bivacco, di furto di rame e della perquisizione.
Ma questa cava è stata anche teatro di un altro macabro avvenimento: nello stesso anno dell’arresto dei delinquenti, è stato trovato il cadavere di un massaggiatore 45 enne. Si pensa si sia trattato di un incidente o di un suicidio.
Era scomparso da 3 giorni e i carabinieri, aiutati dai cani molecolari, hanno trovato nella cava i suoi poveri resti, che sono precipitati da diverse decine di metri.
All’interno della struttura abbandonata è ancora possibile entrare all’interno degli uffici e delle fabbriche, all’interno dei quali si trovano ancora numerosi documenti, fotografie e mobili.
Era presente anche la casa del custode, a mio avviso occupata da quelle persone senza fissa dimora che furono arrestare durante la retata.
Se volete vedere le foto della Cava Bonetti-Donà cliccate qui
L’accesso alla cava Bonetti-Donà è aperto a tutti e molto semplice, tanto che sembra di visitare un parco.
Poiché non è ancora stata effettuata alcuna opera di bonifica, è presente una discreta quantità di eternit e vi raccomando dunque una certa prudenza.
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