Ciao Scheletrine e Scheletrini! In questa esplorazione vi porto all’ex Linificio-Canapificio Nazionale di Cassano d’Adda.
Si tratta di una vecchia esplorazione, ma non escludo un ritorno e un remaking del video, perché è un favoloso esempio di archeologia industriale che non non fa mai male.
L’ex linificio-canapificio è stato costruito nel 1873, ha una superficie pari a 120 mila metri quadrati e insieme a Villaggio Crespi è stato uno dei simboli più significativi della rivoluzione industriale lombarda.
L’attività di canapificio andò a gonfie vele fino al Proibizionismo del 1927, che vietò la produzione di canapa, poiché considerata illegale. Anche l’Italia (che era il secondo produttore di canapa dopo la Russia ma la prima in termini di qualità) dovette adeguarsi e molti operai persero il lavoro.
Rimase aperto per oltre 100 anni e veniva alimentato dall’acqua del vicino fiume Adda, anzi nel 1927 venne deviato il canale della Muzza per la produzione di corrente elettrica.
Chiuse definitivamente i battenti nel 1995, furono presentati 3 piani di riqualificazione ma nessuno è mai stato realizzato, anzi ad oggi è un complesso di edifici in avanzato degrado dove piove dentro e molti tetti sono crollati.
Durante gli oltre cento anni di attività, il Linificio-Canapificio nazionale era una vera e propria città nella città, nella quale suona anche la sirena di produzione per scandire il passare del tempo.
Prima della chiusura definitiva, l’attività è stata gestita da tre generazioni, dopo le quali sono stati avviati altrettanti progetti di recupero, di cui nessuno mai ultimato.
All’interno ho anche trovato degli allestimenti di Carnevale, sono proprio curiosa di sapere se ci sono ancora.
Se volete vedere le foto del Linificio Nazionale cliccate qui
L’entrata in questa fabbrica abbandonata è davvero semplice, basta solo oltrepassare un cancello e il gioco è fatto.
All’interno potrete incontrare dei giocatori di soft air.
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