Ciao Scheletrine e Scheletrini! In questa esplorazione vi porto in un luogo che ho amato talmente tanto da volerci ritornare, sia per effettuare nuove riprese, sia per scattare delle foto sexy per il mio OF lamaletitafeliz.
Il luogo abbandonato non è altro che il Palazzo d’Oro, ossia una sontuosa villa abbandonata così chiamata per via delle pareti e dei soffitti color oro di una camera arredata da comodissimi divani rossi, sui quali mi sono sfacciatamente sdraiata, fregandomene altamente della polvere.
Purtroppo, a parte qualche nome trovato nei numerosi documenti sparsi qua e là, non sono riuscita a risalire né ai proprietari del palazzo, né alle numerose persone che lo abitavano.
Posso solo affermare che erano tutti molto devoti alla religione cattolica, in quanto sono presenti numerosi oggetti sacri ed uno splendido altarino ancora ben conservato (e mi auguro di tutto cuore che rimanga in queste condizioni).
Si trattava sicuramente di una famiglia tradizionale, dove tutti pranzavano e cenavano insieme in un tavola imbandita.
Anzi, a tal proposito ho trovato una discreta scorta di cibi scaduti, alcuni dei quali ho voluto aprire, giusto per fare un tuffo nella rotten cuisine.
Per vedere le mie foto cliccate qui
Devo ammettere che l’entrata è un po’ all’Indiana Johnes, in quanto è necessario attraversare una fitta coltre erbosa, ma vi posso garantire che gli sforzi saranno ampiamente ripagati.
Ho solo dovuto armarmi della mia solita sfacciataggine e non farmi beccare dai vicini, ma con nonchalance arrivo sempre dove voglio.
Alcuni sono entrati superando un profondo fossato, ma io, che sono più sfacciata, ho scelto la via più semplice, ma sul blog non lo posso spiegare per evitare clamorose lavate di capo (bisogna sempre ricordare che quando si fa urbex si va in luoghi dove non si dovrebbe andare).
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