Ciao Scheletrine e Scheletrini! Dopo quasi due mesi di stop pubblicazioni urbex, ecco un’altra fantastica esplorazione a La Villa del Mafioso insieme ad Albyphoto e Ale Slang!
La Villa del Mafioso
Una volta parcheggiate le auto, attraversata la strada e arrivati di fronte alla casa, ci siamo trovati davanti a un portone in vetro aperto che ci ha condotto all’interno.
Il piccolo atrio ha lasciato posto a un salotto in cui sono presenti ancora alcuni oggetti e arredamenti in finto lusso dal gusto decisamente kitsch, basti pensare a una lampada a forma di pierrot abbandonata a sé stessa.
Leggendo la data di scadenza delle bottiglie d’acqua rimaste in cucina e di un calendario, i proprietari dovrebbero essere andati via da qui nel 2014-2015, quando il boss dell’ndrangheta ha subito il sequestro dei beni.
Era prevista una riqualificazione, ma la situazione attuale dimostra che essa non è affatto andata a buon fine.
La stanza di Aurora
La stanza maggiormente pieno di oggetti era di Aurora, la figlia del boss, che ha lasciato qua una bella e grande case delle bambole, che usciva anni fa sotto forma di raccolta de Agostini.
Oltre a giocare con le bambole, apprezzava molto anche i videogiochi Playstation e Nintendo DS.
Permanere all’interno delle suddette mura mi ha subito fatto percepire di quanto fosse la cocca di papà, il quale era sempre pronto a soddisfare ogni sua richiesta pur di vederla sorridere.
Auto nera porta fortuna
L’esplorazione a La Villa del Mafioso si è conclusa col ritrovamento di un’auto nera risalente agli anni Trenta, il cui fondo posteriore presenta un adesivo riportante la scritta Io Porto Fortuna, ma in questo caso la natura ha avuto la meglio perché se la sta mangiando tutta, trasformandola in un covo di insetti.
Foto
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La Villa del Mafioso come entrare
L’entrata è molto semplice, perché tutti gli accessi sono aperti.
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Ciao Scheletrine e Scheletrini! Dopo quasi due mesi di stop pubblicazioni urbex, ecco un’altra fantastica esplorazione a La Villa del Mafioso insieme ad Albyphoto e Ale Slang!