URBEX E TATUAGGI

Ciao Scheletrine e Scheletrini! Oggi affronto un argomento dolente, ossia urbex e tatuaggi, perché questi marchi sulla pelle rappresentano un grande elemento di riconoscimento e attirano l’attenzione, specie se grandi, colorati e sparsi ovunque.

Parlando da persona molto tatuata (ho oltre venti tatuaggi ben vistosi), posso dire che nell’urbex tale peculiarità gioca a mio sfavore, perché attira maggiormente l’attenzione dei vicini di casa delle mete prescelte, specie se si tratta di piccole località abitate da persone anziane piene di pregiudizi sempre pronte a squadrare da capo a piedi chi non è del posto.

Non è dunque raro coprirmi come una befana anche con trenta gradi all’ombra.

Ci sono state persone molto più marchiate di me, anche su viso, testa e collo, a cui ho detto di non venire con me per evitare problematiche.

Parliamoci chiaro, io non discrimino le persone tatuate, ma quando esploro devo essere un fantasma e se chi viene con me non può fare altrettanto, meglio stia a casa. Non si possono mettere passamontagna, in quanto sarebbe ancora peggio.

Già una volta mi è successo che i Carabinieri mi hanno chiesto i documenti quando stavo parlando in un parcheggio con una persona con la pelle del tutto pulita e la cosa mi ha scocciato tantissimo.

So che è un ragionamento brutto, ma it’s urbex baby!

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